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I nostri animali condividono spesso con noi merende e spuntini e, se si tratta di piccole quantità somministrate rispettando la loro dieta di base, non c’è nulla di male.
Tuttavia, occorre prestare molta attenzione a quali cibi “extra” diamo al nostro cane o gatto perchè alcuni alimenti che quotidianamente utilizziamo nella nostra cucina possono essere tossici o, comunque, molto pericolosi per gli animali.
Vediamo insieme quali sono gli alimenti che il nostro cane (o gatto) può mangiare, quelli da evitare e quelli assolutamente proibiti:
Il cane – o gatto – può mangiare il cioccolato?
NO! Tutti i tipi di cioccolato contengono una sostanza, la teobromina, che è altamente tossica per cani e gatti.
Se un cane mangia cioccolato, infatti, può andare incontro ad una vera e propria intossicazione, con una sintomatologia estremamente variabile a carico di diversi apparati e che può prevedere febbre, vomito, diarrea, tachicardia, debolezza, tremori e alterazioni renali, come aumento della sete e della minzione..
La cioccolata fondente ed il cacao puro sono quelli a maggior contenuto di teobromina e, quindi, i responsabili dei sintomi più gravi, ma anche le altre tipologie di cioccolato possono essere molto pericolose.
Cosa fare se il mio cane ha mangiato del cioccolato?
E’ fondamentale rivolgersi tempestivamente al proprio veterinario curante.
Purtroppo, non esiste un antidoto per l’intossicazione da cioccolato e la terapia consiste nel supporto e nel monitoraggio attivo del paziente fino al completo smaltimento della molecola dall’organismo.
Nei casi più gravi, può rendersi necessaria una terapia sintomatica che deve essere tempestiva e, pertanto, a volte può essere necessario il ricovero del soggetto per alcune ore.

Il cane – o gatto – può mangiare l’uva?
NO! E’ assodato che l’uva e tutti i suoi derivati siano causa di insufficienza renale acuta nel cane e nel gatto e dosaggi anche relativamente bassi possano essere persino letali.
Infatti, 4-5 acini di uva possono causare una sintomatologia molto seria in un cane di piccola taglia.
Quali sono i sintomi dell’avvelenamento da uva?
Generalmente i primi sintomi sono di tipo gastroenterico, come vomito o diarrea, successivamente compare una sintomatologia più prettamente renale con aumento della sete e delle minzioni ed alterazioni dei parametri ematici. Quando un cane (o gatto) mangia inavvertitamente uva o derivati è sempre necessario contattare il medico veterinario.
Il cane – o gatto – può mangiare la cipolla?
NO! La cipolla, il porro, l’erba cipollina e anche l’aglio sono tossici per cani e gatti.
Provocano emolisi, anemia e conseguenze potenzialmente molto gravi. Una cipolla è in grado di provocare una sintomatologia severa in un cane di 20 Kg di peso.
Il cane – o gatto – può mangiare lo zucchero?
SI, ma sarebbe preferibile evitarlo! Lo zucchero, infatti, pur non essendo tossico di per sè, non è un alimento salutare ed il suo consumo può fortemente aumentare il rischio di sovrappeso, obesità, diabete e altre patologie correlate.
Lo stesso discorso vale, ovviamente, per tutti i prodotti che lo contengono come biscotti, dolciumi, lievitati, ecc.

Il cane – o gatto – può mangiare l’uovo?
SI! Le uova, infatti, sono un ottimo alimento, ricche di proteine di elevato valore biologico, vitamine ed energia.
Non ci sono, dunque, controindicazioni nella somministrazione delle uova ai nostri animali, anche più volte alla settimana, ma attenzione alla cottura: è preferibile somministrarle cotte per ridurre il rischio di infezioni e per inattivare l’avidina, un composto che riduce l’assorbimento di alcune vitamine.
La cottura ideale dell’uovo è “all’occhio di bue”, con il bianco ben cotto ed il rosso che rimane morbido, per preservare le vitamine termosensibili.

Il cane – o gatto – può mangiare la frutta?
SI, in piccole quantità! Cani e gatti spesso apprezzano la frutta e possono mangiarla (ad eccezione dell’uva – vedi sopra), ma con moderazione.
La frutta, infatti, contiene elevati quantitativi di zuccheri che possono dare luogo a fermentazioni intestinali acute, coliche addominali, dolori e sintomi gastroenterici di vario tipo. Pertanto, la frutta andrebbe sempre somministrata con moderazione e osservando la reazione individuale del nostro animale.
Il cane – o gatto – può mangiare i latticini?
SI’, ma non tutti e solo in piccole quantità! Cani e gatti, come tutti i mammiferi, producono lattasi, l’enzima necessario alla digestione del lattosio, fino allo svezzamento. Da quel momento in poi, la lattasi smette di essere prodotta, a meno che l’animale non continui ad assumere latte regolarmente anche dopo lo svezzamento.
Dunque, se il nostro cane o gatto ha sempre assunto piccole quantità di latticini senza problemi, possiamo continuare a farglielo assaggiare, ma se questo non fosse avvenuto, meglio evitare di reinserire i prodotti caseari in un secondo momento oppure è bene preferire quelli delattosati o naturalmente poveri di lattosio.
Inoltre, poiché i latticini contengono delle molecole potenzialmente irritanti per la mucosa intestinale, le quantità dovranno essere sempre moderate.

Il cane – o gatto – può mangiare le ossa?
NO, tranne rare eccezioni! Le ossa, così come le lische di pesce, rappresentano sempre un grave rischio per la salute di cani e gatti.
Infatti, tutte le ossa possono scheggiarsi in maniera imprevedibile e provocare danni gravissimi all’apparato gastroenterico. Inoltre, le ossa contengono grandi quantità di minerali, come calcio e fosforo, che, date in eccesso, provocano squilibri della dieta potenzialmente pericolosi.
Esistono alcuni regimi alimentari in cui è prevista la somministrazione di ossa nella dieta, come ad esempio nella dieta BARF, ma in questo caso si utilizzano esclusivamente alcune tipologie di ossa, sempre crude e polpose (ovvero con ancora alcuni tessuti attaccati) e sempre nelle quantità idonee per soddisfare i fabbisogni nutrizionali del soggetto, senza carenze, né eccessi.
Il consiglio, dunque, è di non somministrare mai ossa o lische al nostro cane o gatto, nè crude, né tantomeno cotte e neppure sotto forma di ossa ricreative (come l’osso del ginocchio) poiché il rischio di frammentazione anomala del tessuto osseo è sempre presente, con conseguenze anche letali.
Utilizzate le ossa soltanto quando prescritte da un medico veterinario nutrizionista e nella quantità e tipologia che trovate nel vostro piano nutrizionale. Per tutti gli altri casi, il consiglio è quello di utilizzare dei masticativi naturali essiccati che porteranno gli stessi benefici, senza alcun rischio.
Cosa fare se il cane mangia ossa inavvertitamente?
Per prima cosa non cercate di far vomitare il cane poiché i frammenti di ossa potrebbero lacerare l’esofago. Recatevi subito da un veterinario che, con una visita ed una RX, potrà stabilire la gravità della situazione e l’eventuale terapia.